- Per i primi 10 anni dalla nascita delle criptovalute, c’è stata una scarsa correlazione tra i movimenti di prezzo osservati nei mercati delle criptovalute e i movimenti osservati in altri mercati.
- Tuttavia, man mano che le criptovalute si sono diffuse tra gli investitori al dettaglio, è emersa una relazione con l’S&P 500, il NASDAQ 100 e i grandi titoli tecnologici.
Una relazione osservabile tra il mercato delle criptovalute e altri mercati finanziari potrebbe essere un segnale utile per fare trading. Ma le criptovalute si muovono insieme ad altri asset finanziari, con una relazione positiva o negativa?
Per i primi 10 anni dalla nascita delle criptovalute, c’è stata una scarsa correlazione tra i movimenti di prezzo osservati nei mercati delle criptovalute e i movimenti osservati in altri mercati. L’ecosistema era troppo nuovo, troppo inedito e con un numero troppo esiguo di partecipanti per vedere una relazione significativa con gli altri mercati finanziari.
Tuttavia, con l’adozione delle criptovalute da parte dell’investitore al dettaglio, l’offerta da parte di istituzioni finanziarie tradizionali come Blackrock e l’ingresso nei bilanci di alcune delle più grandi società quotate al mondo, sembra essere nata una relazione con l’S&P 500, il NASDAQ 100 e i titoli tecnologici.
Ad esempio, quando la Federal Reserve degli Stati Uniti ha abbassato i tassi di interesse in reazione ai blocchi di Covid 2020, i mercati azionari (e, in particolare, i titoli tecnologici) e le criptovalute sono saliti contemporaneamente grazie al credito a basso costo e alla stampa di denaro. Di conseguenza, molti degli stessi investitori che stavano portando le azioni a nuovi massimi partecipavano anche agli investimenti in criptovalute, portando anche questi asset a livelli record. Questo è avvenuto in parte perché l’accesso ai mercati delle criptovalute è diventato facile come quello del mercato azionario grazie a società come Robinhood, che ha offerto entrambi gli asset sulla sua app di trading mobile. Allo stesso modo, quando la Federal Reserve ha deciso di aumentare i tassi di interesse per combattere l’alta inflazione nel 2022, i mercati azionari hanno reagito negativamente (come previsto). È interessante notare che anche il Bitcoin e le altre criptovalute sono state colpite negativamente, sfatando l’idea che potessero staccarsi dalle azioni e iniziare a fungere da rifugio sicuro dall’inflazione. Purtroppo non è stato così e le criptovalute hanno continuato a comportarsi come i titoli tecnologici: entrambe le classi di asset hanno registrato le peggiori performance nel 2022, con una flessione di oltre il 50% in molti casi.
